I Preamplificatori

Il preamplificatore di regola preamplifica ad un livello di linea standard i segnali deboli che provengono da microfoni-chitarre-ed altre fonti di segnale audio. Quando si registra una voce o uno strumento ripresi da un microfono, il pre può aggiungere carattere, dettaglio, colore, trasparenza e brillantezza. Ogni pre ha un suo carattere , ci sono ad esempio preamplificatori che rendono il suono più scuro e tenebroso, mentre altri che rendono il suono più pulito e moderno. Il pre viene utilizzato anche in base al genere musicale e all’effetto che si vuole ottenere.

Un preamplificatore è composto da tre sezioni principali  :

  1 circuito di ingresso,

  2 stadio intermedio di guadagno,

  3 stadio di uscita 

Queste sezioni devono essere tutte e tre di una qualità eccellente per avere un suono pulito ( basterebbe anche una sola ad essere di bassa qualità che il segnale diventi scadente).

1 circuito di ingresso: 

 

il dispositivo che si interfaccia con il microfono ed eventualmente alimentarlo.

2 stadio intermedio di guadagno:

 

Un preamplificatore microfonico da studio dovrà portare il livello del segnale ricevuto dal microfono ad un gradino molto più alto rispetto ad un preamplificatore microfonico per uso consumer. In uscita dal preamplificatore il livello di segnale dovrà arrivare al cosiddetto livello di linea e, nello specifico, al livello di linea professionale stabilito nello standard +4 dBu (International studio level: Level in dB=+4 dBu; Voltage RMS=1.228 V; Voltage peak-to-peak=3.47 V).
Dunque, partendo dal piccolissimo segnale elettrico restituito da un microfono, è necessario avere un guadagno che dovrebbe arrivare a circa 50-60 dB per ottenere il livello di uscita corretto. Spesso i preamplificatori superano questa specifica in modo da garantire margine di gestione e poter regolare la preamplificazione a livelli di guadagno più bassi del massimo disponibile, con i vantaggi che ne conseguono. Ci sono però dei casi in cui effettivamente sono richiesti guadagni più alti, come ad esempio nell’utilizzo dei microfoni a nastro o in alcune registrazioni di ambiente molto particolari.

3 circuito di uscita:

 


Una volta che il segnale microfonico è stato portato al giusto livello è necessario interfacciarlo con il dispositivo a valle.
Riferendoci al campo audio professionale, nella maggior parte dei casi troveremo tipicamente connettori di tipo XLR3poli (cosiddetti Cannon), livelli di tensione secondo lo standard denominato +4 dBu e infine, segnale di tipo differenziale o cosiddetto bilanciato che permette una maggiore reiezione nei confronti del rumore indotto sui cavi. Un segnale di linea di questo tipo può interfacciarsi con diverse apparecchiature audio professionali quali monitor da studio, console, sommatori, outboard di vario tipo (es. compressori, equalizzatori ecc...).

Sul mercato ci sono anche preamplificatori professionali che hanno delle sezioni aggiuntive come ad esempio la sezione dinamica ( equalizzazione, compressione, ecc.)

 

Di seguito un esempio di preamplificatore da un link esterno al sito .